“Ascolta  come la primavera e parla come Giugno”

Definire le cose è come recintarle con una rete elettrificata. Per questo non amo tutto ciò che è descrittivo, compreso parlare di me. Ma sono consapevole che dare un nome alle cose aiuta ad organizzarle mentalmente.
Pertanto metterò il recinto, ma lascerò una porta aperta a voi che entrate e leggete.

Se fossi una canzone sarei “Drops of Jupiter” dei Train.
Se fossi un colore sarei il lilla.
Se fossi un gioco sarei il “RisiKo!“.
Se fossi un viaggio sarei quello con biglietto di ritorno.

Appassionata di psicologia (un po’ per deformazione personale) me ne servo per sviscerare le persone, le cose, le situazioni ed arrivare all’essenza di esse.
Ballo country, mi diletto nell’hip-hop, la mia carta d’identità è formata dalla posizione dei pianeti alla mia nascita.
Nel tempo libero adoro fare collage: ritaglio giornali, emozioni, esperienze e le incollo alla valigetta che mi porto in questo splendido viaggio di vita. Però non sopporto le cose e le persone appiccicose.
Inguaribile romantica con vena sarcastica e sdrammatizzante.
Vendicativa a tratti, complice un pungiglione che mi porto dentro ed impresso anche sulla pelle.
Rimango folgorata da un cielo stellato. Alle stelle cadenti preferisco quelle che stanno fisse nel cielo.
Il mio motto personale è “Desidero dunque sono”. La frase che mi si cuce addosso “se puoi sognarlo puoi farlo”.
La vita per me è come una dolce battaglia: battersi, raggiungere, conquistare. Scendo in trincea con carri armati carichi di entusiasmo e le truppe sono organizzate con scudi di lettura, ironia e gioia e attaccano con il canto, la scrittura e il ballo.
“Si combatte in discesa e mai in salita [Lao-Tze]” e con il sole alle spalle per caricarsi di energia e abbagliare il nemico Apatia che attacca a bombe di routine.

— ModeneseRossa