Passamolo strano

Carretto con gli stivali

Strane coincidenze , strani eventi, strane cose che ci capitano o che osserviamo tutti i giorni.

E poi perché strani? Strani agli occhi di chi? Ovviamente ai nostri occhi! Quando qualcosa capita nella nostra vita, una qualsiasi cosa, abbiamo l’abitudine di guardarla straniti, a porci mille domande. Poi se quell evento ci piace scatta subito in noi l’accettazione, sorridiamo.

Chi riesce a lasciarsi trasportare dall’evento lo vive al massimo (come diceva Vasco)!

E quando va via?

Quando tutta quella situazione, che stiamo vivendo e che ci piaceva così tanto va via, bhe! Rimaniamo interdetti, ci sentiamo come se un uragano ci avesse investito e poi lasciati li a terra! Ci sentiamo vuoti.

Per un periodo viviamo di ricordi, come se potessero colmare quel vuoto. Ma, poi, ci si rialza ancora un po’ doloranti ci guardiamo intorno e vediamo che il mondo va avanti che ci aspettano nuove situazioni, nuove avventure!

In un attimo la parola “strana” si trasforma in “nuova”, iniziamo a guardare tutto con curiosità senza mai dimenticare il passato, perché  il passato non si dimentica.

Il passato siamo noi!

 

— Angel

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Il manifesto sul Tempo Perduto

Massime, pensieri, idee, giuste e sbagliate, su cosa fare della cosa più preziosa che hai.

IlTempoVistoDalCampoDiGrano

Cosa è il tempo e cosa ne fanno le persone? Cosa intendi quando dici che di tempo non ne hai?

Dove va a finire il tuo tempo? Lo usi per le cose che per te sono importanti? Se no per cosa? E se non sono cose importanti per te, perché usi il tuo tempo per loro?

Non voglio sia solo una corsa verso la bara, voglio vedere il paesaggio mentre passo.

Il tempo e le sue dilatazioni soggettive. Il tempo come campo di gioco. Di tempo ve n’era ce n’è e ce
ne sarà ma non sempre per me.

A volte lo aspettiamo e non passa mai
A volte è lì che ci guarda impassibile
Molte volte si burla di noi, ma…
Il più delle volte vola
Talmente in alto da lasciarci lì, incantati,
Col naso all’insù.

Il tempo vola ma tu puoi scegliere di avere le ali.
O scavarti una buca e farlo passare sopra.
O aprire le braccia e aspettare che ti voli intorno, il tuo tempo, come nuvola e respirarlo come nebbia.

Il tempo: passa.

C’è un tempo in cui aspetti
Uno per guardarsi
C’è un tempo per incontrarsi
Un tempo per innamorarsi
Un tempo per ridere
Ma poi chissà perché, puntuale o inaspettato,
Da come è arrivato, c’è anche
Il tempo per lasciarsi
Per piangere, domandarsi
Per non considerarsi
E poi ci sarà il tempo di rialzarsi
E per i più forti, di dimenticarsi
Time Out.

–MaiAliOriginali

Il giorno in cui tutte le cose tornano

C’è un giorno in cui tutte le cose tornano.

Non ha coordinate spaziali né temporali, tant’è che mi vien da pensare che non debba essere definito giorno in quanto tale ma attimo.

Allora rettifico.

C’è un attimo in cui tutte le cose tornano, s’incontrano e si scontrano e poi magari se ne vanno, o riprendono il loro cammino insieme.

Sono tutte quelle cose, persone, situazioni, momenti-movimenti che ci hanno accompagnato per un lungo e incisivo periodo di tempo e un giorno, ci lasciano, intraprendono un lungo viaggio verso direzioni opposte alle nostre.

Ricordo ancora quando passavo le serate con i miei amici da fidanzata ed erano costellate da cene e giochi di squadra, alternate a momenti di intimità e dolcezza con i rispettivi partner.

Ricordo ancora quando lui entrava in casa ed apriva l’anta del frigo per cercare i suoi yogurt preferiti che gli facevo puntualmente trovare sul secondo piano visibilmente accessibili.

Ricordo ancora quando ballavo su una pista in legno, a suon di stomp e shuffle. E cantavo a squarciagola note musicali che si davano appuntamento sul pentagramma e si lasciavano posandosi sui lobi dei miei amici.

Poi tutto questo un giorno se n’è andato.

E sono rimasta io, il cibo, gli yogurt, passi abbozzati e note stonate.

Non so come io abbia fatto ma ad un certo punto ho capito che tutto quello che era esistito fin’ora e se n’era andato lo aveva fatto perché oramai non era così indispensabile alla mia esistenza. E doveva insegnarmi qualcosa.

Ad oggi non ho ancora capito cosa anche se per sette lunghi mesi di crisi esistenziale ho cercato invano dei perché.

Però ho scoperto il come: ho scoperto che si può rinascere grazie alla forza di volontà e trovare delle strade alternative a quelle che avevo immaginato per il mio futuro.

Strade magari non asfaltate, con qualche macigno da spostare e qualche briciola di coraggio da lasciare lungo il terreno per ritrovare la strada su cui tornare.

Si ritornare.
Si ritorna.

Ci si abbraccia a tutte quelle cose che ci hanno lasciato. Si sfiorano, annusano, sentono e ci si lascia cullare dal ricordo di ciò che é stato.

Si resta sorpresi perché attraverso gli occhi, i profumi, gli odori e le canzoni che ci guardano con la stessa intensità con cui ci guardavano in passato, noi scorgiamo il riflesso di chi è cambiato.

E sorridiamo.
Sorpresi.

Inaspettatamente colpiti di quanto sia stato spettacolare intraprendere una deviazione rispetto alla comune statale super affollata della vita…

— Modenese Rossa

Anni luce

Ed eccoci qui un altro anno è passato!

Per alcuni, come me, troppo velocemente per altri troppo lentamente e per chi è single passa semplicemente.

Ognuno di noi ha festeggiato a modo proprio, abbiamo brindato, ci siamo fatti gli auguri ci siamo abbracciati abbiamo riso e pianto e abbiamo dato il benvenuto al nuovo anno con speranza, si, con la speranza che sia meglio di quello passato.

Ed è proprio su questa ultima frase che vorrei soffermarmi, la speranza che il nuovo anno sia “migliore di quello passato”.

Personalmente lo trovo un buon proposito, migliorare è sempre positivo, vuol dire che guardiamo al futuro con occhi pieni di sogni e il cuore colmo di speranza, che lottiamo per quello in cui crediamo e che  non stiamo mai fermi, non ci fossilizziamo.

Ma poi mi chiedo cosa c’è che non va negli altri anni? Perché ogni 31 Dicembre vogliamo chiudere in un cassetto tutti i mesi passati? Per poi, magari, un giorno riaprire quei cassetti e riscoprire che non sono stati poi così male, anzi, che ci hanno regalato nuove esperienze, abbiamo conosciuto nuove persone e vissuto grandi emozioni!

Allora, cosa cerchiamo cosa vogliamo davvero? Ma soprattutto cosa ci aspettiamo dal nuovo anno?

 

— Angel