Tipi da una botta e via

La storia insegna. E la natura pure. Anche il patrimonio genetico per la verità, e se andiamo a verificare ciò che è stato tramandato come tradizione o leggenda metropolitana molti di noi hanno assunto, fatto proprio e non filtrato alcuni preconcetti quali:

  1.     L’uomo è cacciatore
  2.     L’uomo è forte per costituzione e blablabla
  3.     All’uomo è concessa e accettata culturalmente la storia dell’ “una botta e via”.

Ma nessuno si chiede o s’è mai chiesto della misteriosissima quanto incomprensibile teoria naturale della “riproduzione letale”?!

Ed ecco che arriva bella e primaverile la scoperta dell’università di Tecnologia del Queensland, nella foresta tropicale di Gondwana, di tre nuove specie animali di roditori che utilizzano la riproduzione letale. Per la precisione si chiamo antechini. Questi piccolotti si riproducono una sola volta e hanno vita breve, brevissima. Muoiono in massa nella stagione dell’accoppiamento, dopo un’impennata dei livelli di ormoni, dello stress e il collasso del sistema immunitario.

Che sfiga.

Questi fornicano per 12, e dico DODICI ORE AL GIORNO, e non hanno il tempo neanche di riprendersi per andare al bar con gli amici e raccontare davanti a una partita di calcio con tanto di birra in mano delle rocambolesche figure tantriche.

I piccoli roditori non sono gli unici! Eh no! La mantide religiosa decapita il maschio subito dopo il sesso e la vedova nera lo mangia. Le api maschio muoiono dopo l’accoppiamento a causa di un’eiaculazione esplosiva che distrugge il pene. I salmoni, sia maschi che femmine, nuotano controcorrente fino ai luoghi di origine e dopo l’accoppiamento, dopo che la femmina ha deposto le uova, muoiono per lo sfinimento.

La teoria della semelparità, la botta e via, nonostante sia passionale, così energetica da portare allo sfinimento totale, con una concentrazione elevatissima di tutte le risorse fisiche, emotive, psichiche è controproducente. Che lezione apprendere da queste ricerche e da Madre Natura?

Semel in anno licet insanire”. Una volta all’anno è lecito uscire di senno.

La botta e via, o meglio la semelparità, sarà anche tanto passionale e coinvolgente, ma si preferisce, soprattutto per il maschio (e per ovvi motivi) una relazione tantrica e riproduttiva più stabile. E non per venire incontro tanto alle donne (considerate ahimè nel 2014 ancora il sesso debole!) quanto agli uomini.

Sesso debole. Lasciamoglielo credere.

L’unica debolezza che hanno le donne è vedere in una relazione semilparitale una iteroparitale.

E tutte queste illusioni mica per noi. Sono  per… Salvarli.

 

— Modenese Rossa

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